Clown in corsia

E’ molto più facile far guarire un bambino felice” Caroline Simonds

E’ un fenomeno che compare per la prima volta nel 1986 a New York, The Clown Care Unit, costituita da clowns del Big Apple Circus, i pionieri di questo fenomeno e Michael Christensen e Paul Pinter.

Questi portarono regolarmente nei reparti pediatrici degli ospedali newyorkesi clowns provenienti dal mondo del circo.

Seguendo gli insegnamenti degli americani Caroline Simonds nel 1991, creò a Parigi l’ associazione Le Rire Médecin, nel 1993 i fratelli André e Jan Poulie costituiscono la Fondazione Theodora, nel 1996 Fabio Garavaglia fonda in onore della memoria del padre, la Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso”, a seguire nascono in Italia, come in tutto il mondo innumerevoli associazioni, da Soccorso Clown, a Ridere per Vivere, ai volontari Vip.

I clown in corsia sparsi in tutti i reparti di Pediatria, e non solo, hanno un solo fine: quello di “prendersi cura della parte sana dei bambini”, mentre i dottori si occupano della parte malata.

L’ospedale può essere considerato come un grande teatro dove ognuno recita la sua parte: il medico fa il medico, e il malato farà il malato. Il clown ha la possibilità di trasformare la vita dell’ospedale in una commedia dell’ arte nella quale ogni bambini è protagonista, non assiste passivo, ma si trova al centro dell’opera, infatti è lui che tira le fila, è come se fosse il burattinaio che muove il suo burattino con i fili. Può decidere in che posto vorrà andare, se nel bosco incantato o sul veliero dei pirati, deciderà se saranno tutti streghe o principesse, guardie o ladri, principi o ranocchi. Il clown entrando nella camera si rende subito conto di che cosa piace al bambino, non fa altrochè lanciargli una proposta e il bambino risponderà sicuramente. Le varie camere del reparto si possono trasformare in scenografie di piazze o di castelli o boschi, dove si possono animare guerre ed inseguimenti, ma anche processioni e balletti accompagnati da canti.

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