“Talpino terremoto” di Anna Llenas

Un libro che racconta la storia di Talpino che non riusciva a stare fermo.
In una delle mie scorribande in libreria sono stata rapita da questo libro. Se dovessi raccontarlo con un parola direi: “WOWWWW”.

Anna Llenas come autrice e illustratrice è una garanzia, riesce sempre a regalare libri dai mille volti e possibilità di utilizzo.

Nel raccontare il suo libro l’autrice dice:
“Sono sempre stata colpita dal tema dei “bambini che non riescono a stare fermi”. In questo libro ho cercato di mettermi nei loro panni in modo da riflettere e far vedere un possibile scenario che può capitare a loro e al loro ambiente. “Talpino terremoto“ è un libro che parla di identità al di là delle etichette che la società ci mette, per trovare la nostra passione o cosa ci piace fare e ci fa sentire bene con noi stessi”.

Talpino è il protagonista della storia.

Viene definito come :

  • un terremoto che corre su e giù toccando ogni cosa.
  • Quando si muove ha bisogno di toccare tutto.
  • Molto spesso perdere le cose oppure le rompe.
  • Gli altri gli dicono che è: irrequieto, iperattivo, nervoso, pesante, impulsivo.

Talpino è triste di essere sottoposto a continue critiche e di essere etichettato con aggettivi o sigle poco piacevoli.

I genitori di Talpino, ascoltando le indicazioni delle insegnati lo portano da Berta, una terapeuta creativa per bambini difficili.

Berta gli insegna che lui non ha nulla di sbagliato e che la sua energia deve essere gestita e incanalata in cose che gli piace fare.

La terapeuta creativa paragona la sua energia a un treno che ha bisogno di rotaie per non deragliare e le rotaie non sono altro che le sue passioni e quello che gli piace fare.

Questa storia affronta diversi temi:

  • Che cosa vuol dire essere un bambino che non riesce a stare fermo.
  • Che cosa prova un bambino con questo tipo di temperamento.
  • Che cosa provano i genitori nel convivere con un bambino del genere.
  • Come stanno le maestre con un bambino così in classe.
  • La fatica del vivere in una società dove è più semplice mettere un’etichetta che chiedersi l’effettiva motivazione di un determinato comportamento.
  • Il ruolo della terapia.
  • L’importanza di una buona alleanza terapeutica.
  • Il lavoro sul rinforzo positivo, sull’ascolto, sul non giudizio e della vicinanza per permettere al bambino di scoprire le sue doti e aumentare la sua autostima.

E’ un libro utile sia per i bambini che per gli adulti.

Da psicoterapeuta ho ritrovato in questo libro tanti miei pazienti insieme alle loro famiglie e maestre.

 

 

 

 

Parliamo del libro: “Le strega Rossella”

Strega ti lega, strega ti frega
Col suo incantesimo strega ti strega
Grido di donna, strillo che striscia
Giro di gonna di pelle di biscia
Strega nel buio, strega del bosco.

Ma c’è un rimedio e io lo conosco
Rompo la trappola, tolgo la truffa
E ora ti vedo: sei strega e sei buffa
E il maleficio si rompe perché
Ora io rido di te

 di Bruno Tognolini


“La strega Rossella ha una scopa volante che quando lei vuole decolla  all’istante”

La strega Rossella, o come la chiama mio figlio di due anni: “la stega“, è un libro che ho utilizzato per incominciare un nuovo ciclo di incontri del TEATRO DELLE EMOZIONI.

Ho deciso di utilizzarlo per diversi motivi:

  • Rossella è la protagonista principale ed è molto amorevole e accogliente, è un esempio di apertura verso l’altro.
  • Il libro tratta l’argomento della creazione di un nuovo gruppo: Rossella durante il suo viaggio incontra diverse creature che accoglie sulla sua scopa e che diventano parte della sua avventura.

 

  • Nella storia ci sono diversi personaggi:
    • Il Gatto gelosissimo della padrona, si oppone all’ingresso dei nuovi componenti del gruppo.
    • Il Cane sempre positivo e sorridente.
    • L’Uccello verde  triste perché é sempre stato escluso dal gruppo dei simili, perché nato verde e quindi considerato diverso.
    • La Rana schizzinosa, a differenza dei suoi simili, odia il fango e ama la pulizia.
  • Alla fine della storia tutte queste differenze vengono messe insieme permettendo la nascita di un gruppo di esseri che si aiutano, si accettano e superano le varie difficoltà che incontrano.

Ho usato questo libro per permettere ai bambini di soffermarsi sull’importanza di:

  • donare aiuto agli altri,
  • creare un buon gruppo di lavoro.

Prendendo spunto dal pentolone della strega Rossella ho pensato di inserire in ogni incontro del Teatro delle Emozioni un momento magico.

Ogni partecipante ha un suo baratto, che rappresenta il pentolone della strega. Durante i diversi incontri il bambino verrà chiamato a inserire diversi ingredienti legati ai temi trattati.

Alla fine di tutto il percorso il barattolo sarà ricco di belle cose, emozioni e ricordi che permetterà ai bambini di ricordare quello che è stato trattato in ogni singolo incontro.

Quindi la Strega Rossella per questo ciclo di incontri del Teatro delle Emozioni ha un ruolo centrale….e ci piace tanto.

 

 

 

 

Parliamo del libro: “il libro arrabbiato”

Tutti sono in grado di arrabbiarsi, è facile…ma arrabbiarsi con la persona giusta, con la giusta intensità, nel modo giusto, nel momento giusto e per un giusto motivo, non è nella facoltà di tutti e non è un compito facile.
(Aristotele)

Nelle mie scorribande in libreria “IL LIBRO ARRABBIATO” di Ramadier & Bourgeau l’ho preso in mano diverse volte prima di portarmelo a casa.

Poi un giorno l’ho rapito dalla scaffale ed è venuto via con me, avevo una bella idea da creare e lui ne faceva parte.

Così Venerdì  mattina è stato il protagonista del laboratorio che ho condotto con i bambini più piccoli (0-3 anni) che frequentano Spazio Calimera a San Donato Milanese.

E’ un libro molto semplice adatto anche ai bambini sotto l’anno, visto che è cartonato…possono toccarlo, ciucciarlo e sbavarlo.

Sopra l’anno di vita, oltre a fare quello che ho detto prima, vengono attirati dal colore rosso, che li incuriosisce molto. Anche per questo si divertono a sfogliare il libro.

Superati i due anni è possibile farli partecipare attivamente alla lettura del libro, diventando parte attiva del racconto.

La storia narra di un topolino che incontra questo libro tanto arrabbiato e vuole assolutamente aiutarlo.

Non subito il libro accetta di essere confortato e ascoltato ma alla fine il topolino aiuterà il libro a gestire la rabbia.

Alla fine il libro invece che rosso come un pomodoro diventerà giallo limone.

Le tematiche dirette e indirette che possiamo trovare in questo libro sono:

  • Che cos’è la rabbia e le sue caratteristiche :
    • espressione del viso,
    • che cosa succede nel corpo.
  • Da dove nasce la rabbia, quali sono le motivazioni che ci portano ad arrabbiarci.
  • La gestione della rabbia:
    • Cosa posso fare per farla passare?
      • aspettare che passi,
      • contare fino a 10 (oppure cantare una canzone/ filastrocca),
      • sare l’ironia,
      • chiedere aiuto (parlando con qualcuno di caro o facendosi coccolare).

I bambini hanno risposto bene, alla fine del laboratorio alcuni hanno richiesto ancora una volta il libro per farlo vedere alla mamma.

Direi che ho fatto bene a comprare questo libro e a proporlo a bambini, penso che sia una buona lettura anche a casa.

 

 

 

 

 

Parliamo del libro : “Lacrime che volano via”

Il  libro “Lacrime che volano via” di Sabine De Greef mi piace molto e proprio per questo lo uso spesso con i bambini perché permette loro di lavorare sulla loro TRISTEZZA e sulle loro LACRIME in modo semplice e diretto.

Provate a immaginare di sentire un bambino piangere, un pianto che vi entra dentro.

Il  vostro pensiero potrebbe essere: “cosa posso fare per aiutarlo a farlo smettere di piangere?

Questo libro racconta come si potrebbe agire quando i bambini si sentono tanto tristi e che cosa potrebbe fare quando le lacrime scendono sul loro viso.

Secondo il libro di Sabine De Greef la tristezza e le lacrime hanno bisogno:

  • di essere accolte e avvolte in un fagotto, per esempio.
  • di coccole, di grattini e di solletico.
  • di salti e danze.
  • di sentirsi leggeri.
  • di poter volare via.

 

E’ importante  passare ai bambini il messaggio che:

  • TUTTI PROVANO LA TRISTEZZA.
  • CHE PASSA, COME TUTTE LE EMOZIONI.
  • CHE POSSONO CHIEDERE AIUTO O AGIRE IN QUALCHE MODO.

Questo libro è semplicissimo ADATTO AI BAMBINI DAI 2 AI 6 ANNI.

Se usato bene e integrato con nozioni più concrete può essere utilizzato anche per i bambini delle elementari, come base da cui partire per una riflessione più completa.

Nel laboratorio ” Teatro delle emozioni” ho  trasformato questo testo in una storia esperienziale in cui i bambini sono chiamati attivamente a giocare e a muoversi attraverso l’emozione della tristezza.

Con un telo gigante catturo le lacrime e la tristezza di tutti poi seguiamo insieme le pagine del libro.

Nelle ultime pagine del libro, supportati da una bella canzone, balliamo passandoci il fagotto.

A termine della canzone il fagotto lentamente si riapre e permette alle lacrime e alla tristezza di volare via leggere.

AIUTIAMO I NOSTRI BAMBINI AD APRIRE LA PORTA!!

Parliamo del libro:”Bastoncino”

Venerdì ho condotto l’ultimo incontro del teatro delle emozioni, era un appuntamento speciale perché oltre i bambini hanno partecipato i genitori.

Tengo molto agli incontri in cui i genitori partecipano attivamente perché credo che siamo momenti preziosi in cui si può creare una bella sintonizzazione emotiva, anche se per 50 minuti o poco più.

Essendo il 22 dicembre ho creato un laboratorio sulla storia: “Bastoncino” di Giulia Donaldson e Axel Scheffler, edito da Emme Edizioni.

E’ una bellissima storia  sul Natale.

Il protagonista è il Signor Bastoncino che un brutto giorno si allontana dalla sua famiglia: composta da una moglie e dai suoi 3 bastoncini.

Il distacco avviene contro la sua volontà.

Durante il suo viaggio incontra numerosi personaggi che non lo capiscono,  non lo ascoltano e lo usano.

Incontra anche dei personaggi che cercano di aiutarlo ma senza successo.

 

Lui continua a lottare per tornare a casa..

Durante la notte del 24 dicembre quando orami è esausto e inizia a perdere la speranza di riabbracciare i suoi cari, aiuterà un personaggio fantastico incastrato in un camino.

Salverà Babbo Natale, che dopo aver consegnato tutti i doni, lo riporterà dalla sua famiglia.

E vissero tutti felici e contenti!

 

Perché mi ha colpito questo libro?

  1. E’ un racconto di Natale diverso dai soliti.
  2. Parla della forza di volontà.
  3. Parla della gratitudine.
  4. Parla del perdono.
  5. All’interno si trovano tutte le emozione: paura, rabbia, tristezza, sorpresa, gioia…
  6. Parla dell’amore.

Ho scelto questo libro perché era ricco di spunti.

Le famiglie che hanno partecipato Venerdì, la Vigilia di Natale, metteranno nel camino o fuori dalla porta il Signor BASTONCINO così aiuterà Babbo Natale ad entrare in casa loro.

Nelle foto potete vedere il mio Signor Bastoncino che è pronto ad aiutare Babbo Natale ed a tornare dalla sua famiglia.

 

 

parliamo del libro: “Mi vorrai sempre bene mamma?”

L’importanza di dire ai bambini che gli vogliamo bene

“…ti racconto un segreto…”

Nel 2017 il tempo scorre molto veloce, ci sono un sacco di cose da fare e a volte non ci ricordiamo di esprimere le emozioni ai nostri figli.

Questo libro tratta tematiche molto interessanti:

  • l’affetto che lega i genitori ai figli
  • la vicinanza/ presenza
  • la mamma vuole bene al suo bambino quando:
    • è felice,
    • è arrabbiata,
    • quando il bambino l’ascolta oppure no,
    • quando il bambino la stupisce oppure quando richiede la vicinanza e il suo aiuto,
    • quando è il momento delle coccole oppure dello scontro,
    • quando sono insieme oppure quando sono lontani,
    • quando il bambino è coraggioso oppure no,
    • quando il bambino ubbidisce oppure no.

Riprendendo la parte la parte finale del libro:

“….il mio segreto è che ti voglio bene tutti i giorni e te ne vorrò sempre”.

Se riusciremo a sintonizzarci con i nostri figli permettermi a loro di sviluppare una consapevolezza emotiva.

Per questo è fondamentale condividere le emozioni con loro, raccontandogliele con un linguaggio a misura di bambino.

Comunicare in modo empatico permette ai bambini di acquisire sicurezza e diventare autonomi.

Cercare di creare una basa sicura, quindi una buona relazione con i propri figli, è un buon obiettivo a lungo termine che i genitori possono perseguire giorno dopo giorno.

Questo libro è un buono strumento.

Mi raccomando leggetelo con sincerità e attenzione.

Se volete approfondire come leggere un libro a vostro bambino vi lascio il link dell’articolo che lo spiega:

leggere un libro a un bambino, perché?come?piccole istruzioni“.

 

 

 

 

leggere un libro a un bambino, perché?come?piccole istruzioni.

MI ricordo bene quando mi sono appassionata ai libri per bambini era il lontano 2003. Alla fine di quell’anno ho iniziato a frequentare all’università il corso di “Psicologia dello sviluppo del linguaggio  e della comunicazione” con il Professore  Fabio Sbattella.

Sono stati lezioni illuminanti perché mi ha aperto la porta di un mondo ricco di significato, un mondo fatto di gioco e di parole, semplice ma al tempo stesso efficace.

Nel 2003 lavoravo già nelle corsie degli ospedali come clown. Quindi ho utilizzato ciò che ascoltavo a lezione immediatamente e così il mio clown ha iniziato a portare con lei dei libri di filastrocche.

Mal di pancia calabrone di Bruno Tognolini

 

 

 

Il mio primo libro di filastrocche è stato “Mal di pancia calabrone” di Bruno Tognolini.

Ho usurato quel libriccino, è stato il mio compagno d’avventura per molto tempo.

 

 

 

 

Adesso ho accantonato la mia vita da clown e mi occupo di Psicoterapia.

Ma i libri per bambini rimangono sempre una mia passione e un mio utile strumento.

Consiglio sempre ai genitori di leggere con i proprio figli, perché è un sacro momento di condivisione e comunicazione sana.

Proprio per questo troviamo molti titoli che trattano argomenti più o meno difficili da affrontare. Alcuni esempi posso essere:

  • la gestione delle emozioni,
  • la morte,
  • la separazione,
  • la nascita.

 

 

Quando consiglio dei titoli spiego alcune regole per come utilizzare il libro, il momento della letture e i contenuti:

 

 

  1. Prendetevi del tempo per il vostro bambino per stare con lui, senza fretta.
  2. Prendete il libro e osservate la copertina curiosi, come se dentro ci fosse un qualcosa d’importante, così facendo andate ad aumentare le loro aspettative e quindi l’attenzione.
  3. Mentre leggete immaginate nella vostra testa ciò che accade, in questo modo la vostra lettura sarà più coinvolta.
  4. Siate presenti a partecipi delle storia, stupitevi per ciò che accade.
  5. Se la storia lo permette giocate, ovvero mettetene in scena una parte del racconto. I bambini adorato recitare e improvvisare.
  6. Non soffermatevi troppo sul messaggio della storia, lasciate che il bambino la comprenda con i suoi tempi.
  7. Alla fine ringraziate il vostro figlio per aver condiviso questo tempo e questa storia con voi.
  8. Se vi divertite voi si divertirà anche lui.

IL LIBRO, LA STORIA , LA FILASTROCCA, IL GIOCO DI PAROLE SONO DEI MEZZI, DEGLI STRUMENTI PER COMUNICARE IN MODO EFFICACE, EMPATICO ED EMOTIVO .

 

 

 

Halloween e alcuni libri sulla paura

Stasera è la notte di Halloween…la notte delle streghe, dei mostri e dei fantasmi.

Che cosa potete fare con i bambini?

Potete truccarli, vestirli e addobbarli come piace a loro..

Potete suonare alle porte dei vicini e decantare con loro la frase “dolcetto o scherzetto”…

Potete scappare con loro pieni di caramelle o cioccolatini…

Alla fine, una volta tornati a casa perché non leggere un libro sulla PAURA!!!

Ho selezionato alcuni libri che io utilizzo con i bambini a seconda dell’età:

  • Patrizio ha paura; Autore Rosie Greening, Dawn Machell; Editore ABRACADABRA: è  rivolto ai più piccini in quanto viene utilizzato un linguaggio e dei disegni molto semplici.
  • Tobia ha paura; Autore Silvia Serreli; Editore Mondadori: questo libro può essere usato dai 2 anni in su, semplificando qualche passaggio per i più piccoli.

  • Quando avevo paura del buio; Autore Mireille D’Allancé; Editore Babalibri: una storia avvincente per i bambini della scuola materna. Alcuni passaggi potrete divertirvi a metterli in scena con loro mentre leggete la storia.
  • Che Paura!; Autore Barbara Frandino; Editore Fabbri Editori: all’interno trovate diverse storie e modi per superare alcuni tipi di paura. E’ un libro adatto per i bambini della scuola primaria.

Alla fine mi raccomando trovate sempre un modo per rimettere a posto l’emozione della Paura…NON MANDIAMOLI A LETTO SPAVENTATI.

Quale antidoto possiamo usare oggi:

  • una pozione ( camomilla o acqua colorata con qualche sciroppo);
  • una formula magica;
  • un amuleto che lo protegga.

Potrei scrivere altri miliardi di cose che potreste fare ma lasciatevi andare e create con i vostri bambini!

Dolcetto Scherzetto a tutti!

Mi consiglia un libro per il mio bambino/a

Inauguro questa parte del mio sito con questo articolo, per spiegare il perché ho pensato di crearla.

Essere Psicoterapeuta che prende in carico le famiglie con i loro bambini mi impone di essere sempre curiosa e a caccia di nuovi stimoli, così i libri per bambini hanno sempre rappresentato per me una grande fonte d’ispirazione.

Da quando sono diventata Mamma, ogni scusa è buona per andare in libreria o vagare su Amazon a caccia di un nuovo libro appena uscito o di qualcosa di particolare.

Molti genitori che incontro mi chiedono spesso dei libri che trattino degli argomenti per loro importanti o difficili da affrontare per loro e per i loro bambini.

Così  è arrivata l’idea di aprire questo spazio in cui metterò i libri che già uso con i bambini, che consiglio ai genitori per loro o per i loro figli e i libri che utilizzo durante il teatro delle emozioni.

Spero che uno spazio possa essere utile, interessante e arricchente.